La preziosa rinascita umana
Ogni essere senziente è più prezioso della gemma che può esaudire tutti i desideri.
Esistiamo da sempre. Abbiamo vissuto innumerevoli vite, siamo stati uomini e donne, schiavi e re, animali e dei. Siamo stati nei paradisi e negli inferni del samsara.
Esisteremo per sempre e raggiungeremo infine l’illuminazione.
Ogni essere vivente contribuisce alla creazione dell’universo
Siamo co-creatori dell’universo. Non creiamo nuova materia fisica, ma in ogni istante con le nostre libere decisioni determiniamo il flusso degli eventi che accadranno. Immaginiamo ad esempio che qualcuno ci faccia un torto: noi possiamo decidere liberamente di vendicarci o di perdonare. La nostra decisione cambierà per sempre l’universo: nuovi eventi verranno generati, mentre altri non potranno mai più accadere. La nostra responsabilità è quella di creare felicità e non sofferenza con le nostre decisioni.
Ogni essere senziente è destinato all’illuminazione
Siamo destinati all’illuminazione. Come un seme porta dentro di sé l’albero che diventerà, così ogni essere senziente (dal più piccolo insetto all’essere umano) porta dentro di sé la natura di Buddha ed un giorno la realizzerà,
Un modo per comprendere che abbiamo la stessa natura del Buddha è considerare il fatto che il Buddha era un essere umano, come noi e che gli elementi necessari per progredire nel sentiero verso l’illuminazione sono la capacità di conoscere e la capacità di amare. Con questi elementi, ogni essere senziente può percorrere interamente il sentiero fino a giungere all’illuminazione.
L’esistenza umana è quella che ci permette di progredire più velocemente verso l’illuminazione
L’esistenza in forma umana è quella che ci permette di progredire più velocemente verso l’illuminazione. È così breve che è facile comprendere l’impermanenza, è spinta dal desiderio e permette così di conoscere la sofferenza del samsara. La nostra mente ci permette di comprendere la legge di causa ed effetto (karma) e di sviluppare l’amore universale, che è necessario per l’illuminazione.
L’esistenza umana è particolarmente rara
Immaginiamo l’oceano… profondo, trasparente, freddo, azzurro, vasto.
In questa vastità nuota una tartaruga… è cieca… emerge una volta ogni 120 anni per respirare.
Immaginiamo adesso un anello dorato, che galleggia sulla superficie dell’oceano.
La probabilità che un essere vivente rinasca come essere umano è inferiore alla probabilità che la tartaruga cieca, riemergendo, infili casualmente la testa nel giogo dorato.
Il tempo a disposizione è limitato
Non sappiamo quanto tempo abbiamo a disposizione in questa vita, quindi dovremmo cercare di sfruttare ogni istante per realizzare il vero scopo della nostra vita (accrescere la nostra saggezza e per generare amore verso gli esseri senzienti.)
Lo scopo della vita
Tutti cerchiamo la felicità. Alcuni però si focalizzano soltanto su questa vita: si impegnano per raccogliere ricchezze, ottenere una posizione prestigiosa, cercare il piacere mondano. Tutto questo dovrà presto essere abbandonato senza aver prodotto vera felicità. Dal punto di vista spirituale, queste persone stanno sprecando la preziosa rinascita umana.
Per il buddhismo gli esseri umani possono avere 3 tipi di obiettivi ragionevoli: ottenere una rinascita felice (scopo inferiore), liberarsi dal samsara (scopo intermedio), raggiungere la completa illuminazione per aiutare gli altri esseri senzienti a raggiungerla a loro volta (scopo superiore).
Le persone di scopo inferiore sono preoccupate principalmente per quello che accadrà loro dopo la morte. Hanno paura di rinascere in qualche regno inferiore. Il loro obiettivo è quello di rinascere come esseri umani dotati delle 4 qualità eccellenti: salute fisica, benessere economico, vita lunga ed ambiente favorevole. Per ottenere questo obiettivo è necessario comprendere la legge del karma e vivere in modo etico. Ottenere una buona rinascita è chiamato scopo inferiore perché non è una condizione stabile: una volta ottenuta una rinascita favorevole per la prossima vita, si potrebbe nuovamente ricadere in rinascite inferiori nelle vite successive.
Le persone di scopo intermedio hanno un obiettivo più ampio: la liberazione definitiva dal samsara ovvero il raggiungimento del nirvana. Hanno infatti compreso che la vita nel samsara è sempre soggetta a sofferenza e vogliono quindi liberarsi dal ciclo delle rinascite. Per raggiungere l’obiettivo intemedio è necessario riflettere sulle 4 nobili verità, comprendere che la causa della sofferenza è il desiderio egoistico ed impegnarsi quindi per perfezionare la rinuncia ai piaceri del samsara.
Le persone di scopo superiore cercano il massimo livello di liberazione: vogliono infatti raggiungere l’illuminazione per poter aiutare gli altri esseri senzienti a liberarsi definitivamente dalla sofferenza. Le persone di scopo superiore comprendono che la felicità non può essere completa fino a quando esisteranno esseri senzienti che soffrono. Si impegneranno quindi a raggiungere l’illuminazione per mettersi nelle migliori condizioni per aiutare tutti gli altri esseri senzienti a liberarsi dalla sofferenza.
I tre scopi della vita possono essere visti come passi successivi nel sentiero verso l’illuminazione. Il Buddhismo Mahayana richiede di attraversarli tutti: una rinascita fortunata è necessaria per progredire velocemente, mentre la liberazione dal samsara è necessaria per il raggiungimento dell’illuminazione.
Anche se tutti concorderemo sull’importanza dello scopo superiore, è molto importante comprendere qual è davvero il nostro scopo, per focalizzare i nostri sforzi in modo giusto. Ad esempio se amiamo questa vita e non ne vediamo la sofferenza intrinseca, la vera motivazione che ci spinge lungo il sentiero è la ricerca di un’altra rinascita fortunata. Il nostro scopo non può in questa fase essere quello di liberare tutti gli esseri senzienti dal samsara, perché in fondo nemmeno noi vorremmo liberarci. Prima quindi di cercare di sviluppare la determinazione a liberare ogni essere senziente dal samsara, per la quale non siamo ancora pronti, dovremmo piuttosto riflettere e cercare di comprendere la sofferenza e le sue cause, così da sviluppare lo scopo intermedio, ovvero la liberazione personale dal samsara.
Riassumendo: la nostra vita è estremamente preziosa, perché in ogni istante abbiamo la possibilità concreta di rendere il mondo migliore o peggiore con le nostre decisioni. Abbiamo inoltre la stessa natura del Buddha e siamo destinati all’illuminazione. La vita umana è particolarmente preziosa perché è quella che ci fa progredire più velocemente lungo il sentiero ed è l’unica che può portarci fino all’illuminazione.
Più a lungo restiamo nel samsara, più a lungo saremo preda di sofferenze e di felicità incomplete. Non dovremmo quindi sprecare il nostro tempo e la nostra vita senza progredire nel sentiero verso l’illuminazione, ovvero senza generare in ogni istante della nostra vita amore disinteressato e nuova conoscenza.
Esisteremo per sempre e raggiungeremo infine l’illuminazione.
Ogni essere vivente contribuisce alla creazione dell’universo
Siamo co-creatori dell’universo. Non creiamo nuova materia fisica, ma in ogni istante con le nostre libere decisioni determiniamo il flusso degli eventi che accadranno. Immaginiamo ad esempio che qualcuno ci faccia un torto: noi possiamo decidere liberamente di vendicarci o di perdonare. La nostra decisione cambierà per sempre l’universo: nuovi eventi verranno generati, mentre altri non potranno mai più accadere. La nostra responsabilità è quella di creare felicità e non sofferenza con le nostre decisioni.
Ogni essere senziente è destinato all’illuminazione
Siamo destinati all’illuminazione. Come un seme porta dentro di sé l’albero che diventerà, così ogni essere senziente (dal più piccolo insetto all’essere umano) porta dentro di sé la natura di Buddha ed un giorno la realizzerà,
Un modo per comprendere che abbiamo la stessa natura del Buddha è considerare il fatto che il Buddha era un essere umano, come noi e che gli elementi necessari per progredire nel sentiero verso l’illuminazione sono la capacità di conoscere e la capacità di amare. Con questi elementi, ogni essere senziente può percorrere interamente il sentiero fino a giungere all’illuminazione.
L’esistenza umana è quella che ci permette di progredire più velocemente verso l’illuminazione
L’esistenza in forma umana è quella che ci permette di progredire più velocemente verso l’illuminazione. È così breve che è facile comprendere l’impermanenza, è spinta dal desiderio e permette così di conoscere la sofferenza del samsara. La nostra mente ci permette di comprendere la legge di causa ed effetto (karma) e di sviluppare l’amore universale, che è necessario per l’illuminazione.
L’esistenza umana è particolarmente rara
Immaginiamo l’oceano… profondo, trasparente, freddo, azzurro, vasto.
In questa vastità nuota una tartaruga… è cieca… emerge una volta ogni 120 anni per respirare.
Immaginiamo adesso un anello dorato, che galleggia sulla superficie dell’oceano.
La probabilità che un essere vivente rinasca come essere umano è inferiore alla probabilità che la tartaruga cieca, riemergendo, infili casualmente la testa nel giogo dorato.
Il tempo a disposizione è limitato
Non sappiamo quanto tempo abbiamo a disposizione in questa vita, quindi dovremmo cercare di sfruttare ogni istante per realizzare il vero scopo della nostra vita (accrescere la nostra saggezza e per generare amore verso gli esseri senzienti.)
Lo scopo della vita
Tutti cerchiamo la felicità. Alcuni però si focalizzano soltanto su questa vita: si impegnano per raccogliere ricchezze, ottenere una posizione prestigiosa, cercare il piacere mondano. Tutto questo dovrà presto essere abbandonato senza aver prodotto vera felicità. Dal punto di vista spirituale, queste persone stanno sprecando la preziosa rinascita umana.
Per il buddhismo gli esseri umani possono avere 3 tipi di obiettivi ragionevoli: ottenere una rinascita felice (scopo inferiore), liberarsi dal samsara (scopo intermedio), raggiungere la completa illuminazione per aiutare gli altri esseri senzienti a raggiungerla a loro volta (scopo superiore).
Le persone di scopo inferiore sono preoccupate principalmente per quello che accadrà loro dopo la morte. Hanno paura di rinascere in qualche regno inferiore. Il loro obiettivo è quello di rinascere come esseri umani dotati delle 4 qualità eccellenti: salute fisica, benessere economico, vita lunga ed ambiente favorevole. Per ottenere questo obiettivo è necessario comprendere la legge del karma e vivere in modo etico. Ottenere una buona rinascita è chiamato scopo inferiore perché non è una condizione stabile: una volta ottenuta una rinascita favorevole per la prossima vita, si potrebbe nuovamente ricadere in rinascite inferiori nelle vite successive.
Le persone di scopo intermedio hanno un obiettivo più ampio: la liberazione definitiva dal samsara ovvero il raggiungimento del nirvana. Hanno infatti compreso che la vita nel samsara è sempre soggetta a sofferenza e vogliono quindi liberarsi dal ciclo delle rinascite. Per raggiungere l’obiettivo intemedio è necessario riflettere sulle 4 nobili verità, comprendere che la causa della sofferenza è il desiderio egoistico ed impegnarsi quindi per perfezionare la rinuncia ai piaceri del samsara.
Le persone di scopo superiore cercano il massimo livello di liberazione: vogliono infatti raggiungere l’illuminazione per poter aiutare gli altri esseri senzienti a liberarsi definitivamente dalla sofferenza. Le persone di scopo superiore comprendono che la felicità non può essere completa fino a quando esisteranno esseri senzienti che soffrono. Si impegneranno quindi a raggiungere l’illuminazione per mettersi nelle migliori condizioni per aiutare tutti gli altri esseri senzienti a liberarsi dalla sofferenza.
I tre scopi della vita possono essere visti come passi successivi nel sentiero verso l’illuminazione. Il Buddhismo Mahayana richiede di attraversarli tutti: una rinascita fortunata è necessaria per progredire velocemente, mentre la liberazione dal samsara è necessaria per il raggiungimento dell’illuminazione.
Anche se tutti concorderemo sull’importanza dello scopo superiore, è molto importante comprendere qual è davvero il nostro scopo, per focalizzare i nostri sforzi in modo giusto. Ad esempio se amiamo questa vita e non ne vediamo la sofferenza intrinseca, la vera motivazione che ci spinge lungo il sentiero è la ricerca di un’altra rinascita fortunata. Il nostro scopo non può in questa fase essere quello di liberare tutti gli esseri senzienti dal samsara, perché in fondo nemmeno noi vorremmo liberarci. Prima quindi di cercare di sviluppare la determinazione a liberare ogni essere senziente dal samsara, per la quale non siamo ancora pronti, dovremmo piuttosto riflettere e cercare di comprendere la sofferenza e le sue cause, così da sviluppare lo scopo intermedio, ovvero la liberazione personale dal samsara.
Riassumendo: la nostra vita è estremamente preziosa, perché in ogni istante abbiamo la possibilità concreta di rendere il mondo migliore o peggiore con le nostre decisioni. Abbiamo inoltre la stessa natura del Buddha e siamo destinati all’illuminazione. La vita umana è particolarmente preziosa perché è quella che ci fa progredire più velocemente lungo il sentiero ed è l’unica che può portarci fino all’illuminazione.
Più a lungo restiamo nel samsara, più a lungo saremo preda di sofferenze e di felicità incomplete. Non dovremmo quindi sprecare il nostro tempo e la nostra vita senza progredire nel sentiero verso l’illuminazione, ovvero senza generare in ogni istante della nostra vita amore disinteressato e nuova conoscenza.
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